Era un buio lunedì di Marzo del 2020, quando il mondo si trovò ad affrontare per la prima volta la pratica del lockdown a seguito della diffusione della pandemia da Sars-CoV2. 

Le strade della città eterna erano deserte e silenziose come in un film apocalittico e tutto sembrava fermarsi. In quel momento, il telefono di Max iniziò a squillare: era Julius che gli disse “Max, é arrivato il momento di formare la Insurance League“.

Per anni, il progetto era rimasto nei loro cassetti. Dopo aver attentamente seguito le cronache, le notizie e gli eventi ricorrenti, avevano individuato 11 candidati perfetti per formare la squadra di supereroi che avevano in mente.

Insieme, Max e Julius erano alla guida di una grande azienda che negli ultimi 70 anni aveva contribuito a scrivere la storia della gestione dei rischi in Italia. Tuttavia, sentivano entrambi che dovevano fare qualcosa di più grande, qualcosa per il mondo intero: non potevano stare fermi a guardare il mondo tracollare.

Era chiaro a tutti che la vita non sarebbe più stata la stessa di prima. Il 2020 sarebbe stato un enorme spartiacque tra un “prima” e un “dopo” che non avrebbero avuto soluzione di continuità.

Nei giorni seguenti contattarono i potenziali membri della lega. Le trattative per convincerli ad entrare nel progetto furono piuttosto impegnative: ognuno di loro aveva a cuore la propria indipendenza, la libertà di azione e persino la propria “solitudine”. Alla fine, tutti e 11 accettarono di unirsi alla squadra con l’obiettivo comune di aiutare il mondo nella prevenzione e nella gestione dei rischi e degli eventi dannosi.

Max e Julius avevano già individuato quello che sarebbe stato il Quartier Generale della Insurance League: un edificio apparentemente ordinario, in una zona periferica. In pochi mesi tutti i supereroi si erano trasferiti nel nuovo Quartier Generale ed erano operativi. Con il supporto di tecnici e professionisti altamente qualificati, l’Insurance League era pronta ad affrontare qualsiasi missione.